15 validi motivi per visitare PADOVA

In questo particolare periodo di quarantena e importanti limitazioni sociali, ho pensato spesso a quando finalmente arriverà il momento di ripartire e da dove vorrei ricominciare. Noi italiani siamo davvero fortunati perché abitiamo in un paese stupendo e penso che ognuno di noi, nel suo piccolo, possa trovare del bello proprio a casa sua. Ho pensato quindi che fosse doveroso omaggiare la mia bellissima città, che non vedo l’ora di poter tornare a vivere quotidianamente.

Io abito a Padova e non potrei esserne più felice!! Amo viaggiare e scoprire posti nuovi … ma per quanto possa innamorarmi di un luogo, penso sempre che non potrei vivere altrove che qui. A mio avviso Padova è una città estremamente equilibrata: sempre vitale e attiva pur lasciando che tutto sia di facile portata! È grande ma non troppo, è movimentata quanto basta per renderla sempre frizzante, è ben fornita di tutte le attività e i servizi immaginabili, nonché sede di una storica e validissima università. Ha numerosi spazi verdi ampi e ben curati, tanti monumenti di interesse, presenta continuamente eventi diversi, è comoda al mare, alla montagna, all’aeroporto… che dire ancora? Se non mi credete sulla fiducia, adesso vi illustro 15 validi motivi che, sono sicura, convinceranno anche voi.

1. PRATO DELLA VALLE

Penso che non servano molte parole, le immagini parlano da sé. Si tratta del mio luogo preferito in assoluto. Un posto a cui sono legatissima perché in un modo o nell’altro è stato sfondo di quasi ogni giornata della mia vita e di un’infinità di momenti e ricordi preziosi. Tralasciando il lato personale, è indiscutibilmente un luogo meraviglioso. Questa piazza è tra le più grandi d’Europa. Le 78 statue che l’arricchiscono sono appena state tutte restaurate così da farla risplendere ancora di più. I suoi bellissimi aceri la colorano e la rendono incredibilmente suggestiva in qualsiasi stagione. Il fossato che separa il suo anello centrale dal resto della piazza offre delle prospettive e dei riflessi impagabili. Il sabato la piazza si popola del grandissimo mercato settimanale, con più di 160 bancarelle. Appena arriva la bella stagione, l’Isola Memmia (il grande giardino ovale al centro della Pizza) si riempie di giovani che si ritrovano per stare in compagnia. Infine, il tutto è circondato da palazzi, uno più bello ed elegante dell’altro. La perfezione di questo posto è veramente degna di un quadro.

2. BASILICA DI SANTA GIUSTINA

Oltre a far da padrona nel meraviglioso scenario di Prato della Valle, la Basilica di Santa Giustina è, assieme alla Basilica del Santo e al Duomo, uno dei tre principali luoghi di culto della città. Non lasciatevi ingannare dal primo impatto: vi troverete di fronte ad un’immensa navata (tra le più grandi del panorama cristiano) quasi interamente spoglia. Questa Basilica ha però una storia lunghissima e può vantare di ospitare le reliquie di San Luca evangelista e di San Mattia apostolo. Iniziando ad esplorare entrambi i lati della Basilica, troverete decine di cappelle adornate da preziose opere d’arte. Ma la parte a mio avviso più suggestiva, è quella con accesso dal transetto destro. Lì si trova il Corridoio dei Martiri con al centro l’ottogonale Pozzo dei Martiri. Tutto il corridoio, soffitto a volta compreso, è decorato di affreschi stupendi. Alla fine si trova la vecchia Cassa di San Luca. Bellissimo e molto suggestivo anche il Sagello di San Prosdocimo, in continuità del Corridoio dei Martiri. Non che quest’area contenga opere più preziose ma la loro densità più elevata accentua l’importanza storica e impreziosisce l’impatto artistico di questo luogo, cosa che invece viene un po’ a mancare nella più dispersiva navata centrale.

3. BASILICA DI SANT’ANTONIO

Possiamo dire che, in fondo, sia questa l’attrazione numero 1 della città. Conosciuto anche più semplicemente come “Il Santo”, è in grado di attirare milioni di pellegrini nell’arco dell’anno per raggiungere il picco il 13/06, giorno della sua ricorrenza. Onestamente non saprei da dove cominciare per descrivere questa Basilica, che lascia veramente senza fiato!! Le opere d’arte al suo interno non si contano e non vorrei fare torto ad alcune citandone solo una parte. Meritano sicuramente una nota speciale: la Cappella delle Reliquie o del Tesoro dove, tra le centinaia di reliquie, sono conservati mento e lingua di Sant’Antonio. Non mancano poi i suoi oggetti personali e suppellettili liturgici. E naturalmente la splendida Cappella e Altare dell’Arca dedicati al Santo. Per quanto abbia da offrire e ci sia da scoprire, non limitatevi a visitarne solo l’interno ma perdetevi anche a passeggiare per il Chiostro e ad ammirare diverse prospettive delle ben otto Cupole della Basilica. Durante le feste di Natale, nel Chiostro troverete anche un meraviglioso presepe. L’accesso alla Basilica è gratuito ma vi consiglio di investire qualcosa alla scoperta dell’Oratorio di San Giorgio e della Scoletta del Santo, dove si trovano alcune opere di Tiziano. Entrambi si affacciano in Piazza del Duomo, alla destra della Basilica. Troverete la biglietteria proprio lì accanto.

4. ORTO BOTANICO
Proprio a metà strada tra le due Basiliche, si trova l’orto universitario più antico del mondo. La sua istituzione risale infatti al 1545 allo scopo di coltivare piante medicinali. Da allora è arrivato ad ospitare circa 7000 esemplari vegetali diversi. Nel 2014 si è concluso il progetto di restauro che ha portato all’inserimento di una nuova ala espositiva. In una struttura dal notevole impatto architettonico, impreziosito da uno sfondo sulle cupole della Basilica di Santa Giustina, sono state create 5 serre ricostruenti l’habitat tipico di ciascuno dei continenti terrestri. Il tutto è accompagnato da un eccellente lavoro multimediale che vi guiderà nel vostro rapido giro del mondo. Sebbene la nuova parte espositiva sia davvero ben curata, l’Orto Antico non è certo da meno. Passeggiando per il bellissimo giardino potrete imbattervi in alberi secolari, fiori di ogni tipo nonché ammirare l’architettura originaria dell’Orto Botanico. Il costo del biglietto è di 10€ (5€ se siete under 25 e gratis se siete studenti dell’Università di Padova).

5. PALAZZO DEL BO
Questo meraviglioso palazzo è simbolo della cultura patavina in quanto storica sede della sua università che, come vi dicevo, è una delle più antiche al mondo. Il Palazzo resta ancora la sede del rettorato e della facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Padova. Al suo interno si svolgono le lauree della facoltà di Giurisprudenza, Medicina e Lettere. Ma più di ogni cosa, qui si trovano il teatro anatomico (la più antica aula anatomica del mondo) mentre all’interno dell’aula magna è conservata la cattedra di Galileo Galilei. Per accedere alle sale interne è possibile prenotare una visita guidata mentre l’ingresso alle aree esterne del Palazzo è libero ed è possibile tutti i giorni tranne domenica e festivi. A prescindere da quanto tempo abbiate a disposizione, affacciatevi almeno al Cortile Antico perché merita assolutamente. L’intera loggia è arricchita da centinaia di elementi decorativi dal significato simbolico e l’effetto creato è davvero suggestivo.

6. CAFFÈ PEDROCCHI
A questo punto della nostra visita direi che una pausa caffè è più che doverosa. A pochi passi da Palazzo del Bo si trova lo storico caffè Pedrocchi (since 1831). Non lasciatevi intimidire dalla nomea di questo luogo elegantissimo perché i prezzi sono gli stessi che al bar. Negli ultimi anni è stata restaurata un’ala a parte per la caffetteria mentre fino a poco tempo fa si poteva consumare presso lo storico bancone della sala principale. Purtroppo ora la pausa caffè ha tutto un altro sapore: si è persa quell’atmosfera d’altri tempi che contraddistingueva questo posto a favore di una maggior accessibilità. N.B. Il Caffè Pedrocchi presenta 3 sale: la verde, la rossa e la bianca. Ci sono molte storie e leggende legate a questa suddivisione tra le quali: che porti sfortuna accedere al Caffè dalla sala bianca prima di essersi laureati, o che dalla sala verde sia nato il detto “essere al verde” relativo al non avere soldi. Diversamente dalle altre due sale infatti, da sempre qui ci si può sedere liberamente a leggere, studiare o anche solo a scaldarsi in inverno, senza dover necessariamente consumare qualcosa. Ecco quindi il mio consiglio per insaporire un po’ il vostro caffè: ordinate pure ciò che volete al banco della nuova caffetteria e, con il loro vassoio, andate a sedervi e a consumare il vostro cibo nella sala verde rivivendo un po’ la sua preziosa storia.

7. SOTTO IL SALONERestando in tema gastronomico non può mancare poi una passeggiata Sotto il Salone. Al piano terra di Palazzo della Ragione e sotto entrambi i suoi porticati, si trovano decine di botteghe specializzate principalmente nella vendita di prodotti gastronomici locali. Questo meraviglioso mercato coperto vanta oltre 800 anni di storia e ancora oggi si conserva nel pieno della sua tradizione. Fare la spesa qui è un po’ come tornare indietro nel tempo. Ma non preoccupatevi: per tutti coloro che non possono approfittarne per fare la spesa perché sono solo di passaggio in giornata, potete comunque assaporare tutta l’atmosfera di questo mercato gustandovi il pranzo direttamente all’interno della vostra bottega preferita. Sono infatti ormai moltissimi i negozi che non si limitano solo alla vendita ma che offrono assaggi dei loro prodotti direttamente sotto forma di pranzi o aperitivi. Per togliervi dall’eterna indecisione del viaggiatore relativa al “dove andiamo a mangiare?”, io vi suggerirei di venire proprio qui. Piccola curiosità: all’uscita del Salone, sul lato che porta verso Piazza dei Signori, incise sul muro di Palazzo della Ragione troverete alcune unità di misura padovane, commissionate direttamente da Comune nel 1277 per controllare la quantità e la misura delle merci che venivano scambiate in centro a Padova. Per tale motivo, questo angolo del Palazzo ha preso il nome di Canton dee busie.

8. PALAZZO DELLA RAGIONE

Abbiamo già svelato una parte importantissima di Palazzo della Ragione parlando del suo mercato che, non a caso, si chiama Sotto il Salone: Palazzo della Ragione è infatti storicamente noto come il Salòn. Da un punto di vista monumentale, l’edificio si estende per ben 82 metri di lunghezza e 27 di larghezza, arricchendo ben due delle più importanti piazze della città: da un lato Piazza delle Erbe e dall’altro Piazza della Frutta. Se il piano terra è sempre accessibile, per visitare il piano superiore è invece necessario acquistare il biglietto (intero 7€). Una volta salita la grande scalinata, potrete ammirare la bellissima architettura della terrazza esterna con il soffitto a volte interamente decorato da affreschi. Da qui si gode anche di una bellissima visuale su Piazza delle Erbe. All’interno invece troverete la sala pensile più grande del mondo con un soffitto in legno costruito a forma di carena di nave rovesciata. La sala è interamente affrescata a tema astrologico ed ospita, tra le tante, un enorme cavallo ligneo (copia di quello del Monumento al Gattamelata di Donatello) e una ricostruzione del Pendolo di Foucault. All’interno della grande sala vengono spesso organizzate mostre ed eventi culturali.
Come il Canton dee busie, c’è un’altra piccola curiosità relativa a Palazzo della Ragione. Padova è anche conosciuta come la città dei tre “senza”: Il Santo
senza nome (Sant’Antonio), il Prato senza erba (Prato della Valle) e il caffè senza porte (Caffè Pedrocchi). Ma ci sono altri “senza” che caratterizzano la città e uno di questi è proprio a Palazzo della Ragione: il capitello “senza” colonna. Se ci fate caso, proprio vicino al Canton dee busie, sul lato che dà verso Piazza dei Signori, troverete un capitello appeso al soffitto orfano della sua colonna.

Sebbene la Piazza per eccellenza a Padova sia Prato della Valle, le altre Piazze non sono certo da meno. Sono tre e si trovano tutte vicine tra loro nel cuore della città. Ognuna integra Sotto il Salone con la sua parte di mercato, chi con frutta e verdura fresca, chi con abbigliamento e altri tipi di merce.

9. PIAZZA DELLE ERBEDiversamente da quanto lasciano intendere i nomi delle piazze, è qui (e non in Piazza della Frutta) che quotidianamente viene allestito il principale mercato di frutta e verdura fresca del centro. Oltre che da Palazzo della Ragione, la piazza è impreziosita anche da una grande fontana e dal retro di Palazzo Moroni, nonché dalle facciate dei numerosi edifici medioevali situati lungo la strada sul versante meridionale. Diversi bar si affacciano sulla piazza e, se vi capita, provate ad assaggiare il tramezzino caldo al bar degli Osei, proprio sotto la scala d’accesso a Palazzo della Ragione.

10. PIAZZA DELLA FRUTTA

Anche Piazza della Frutta ospita il suo mercato quotidiano che, diversamente da quello della piazza adiacente, è più incentrato su abbigliamento ed oggettistica varia.
Oltre che da Palazzo della Ragione, la piazza è arricchita anche dal Palazzo del Consiglio e dalla Torre degli Anziani (che illuminata sotto Natale è un vero spettacolo). Entrambi fanno parte del grande Complesso Moroni rientrando tra gli edifici del Comune.
Anche Piazza della Frutta cela la sua curiosità. Qui troverete infatti una colonna romanica chiamata Colonna del Peronio perché sotto di essa, un tempo, venivano venduti zoccoli e stivaletti (dal latino “perones”).
Come in Piazza delle Erbe, sotto i portici potete trovare anche qui diversi bar e caffè storici.

11. PIAZZA DEI SIGNORI e TORRE DELL’OROLOGIO

Piazza dei Signori è sicuramente contraddistinta dalla bellezza di Torre dell’Orologio, che svetta sul versante ovest della piazza. La perla di questo edificio è senz’altro l’Orologio Astronomico, la cui peculiarità è che i segni zodiacali rappresentati sono solo 11 anziché 12. Manca infatti il segno della Bilancia. Ad impreziosire la Torre c’è anche l’Arco di Trionfo, che mette in collegamento Piazza dei Signori alla retrostante Piazza Capitaniato, dove ha sede la Facoltà di Lettere dell’Università di Padova. Quello che in apparenza può sembrare un unico edificio è in realtà la fusione di tre strutture diverse: la Torre divide infatti i simmetrici Palazzo Capitanio e Palazzo Camerlenghi. Sul versante opposto della piazza spicca invece la facciata rosea della Chiesa di San Clemente. A sud fa da padrona la Loggia del Consiglio mentre il lato nord è caratterizzato da bellissimi palazzi medioevali uniti da un lungo porticato esterno. Merita poi una nota anche la Colonna Marciana, che si trova proprio di fronte alla Torre dell’Orologio. Anche se il monumento risale circa alla metà del Settecento, è composto da pezzi più antichi: la colonna marmorea e il capitello sono infatti di epoca romana.
Quando si svuota dal mercato, soprattutto nel corso della bella stagione e nei weekend, al pomeriggio la piazza si riempie di tavolini dei moltissimi bar e ristoranti che vi si affacciano. Se cercate un posto dove fare happy hour, Piazza dei Signori va per la maggiore.

12. DUOMO e BATTISTERO


Più comunemente conosciuta come Duomo, la Basilica Cattedrale di Santa Maria Assunta è il principale luoghi di culto della città nonché sede vescovile. Alla sua costruzione, risalente al XVI secolo, intervenì anche Michelangelo Buonarroti. La Basilica può inoltre vantare di ospitare i corpi di San Daniele, San Leonino e San Gregorio Barbarigo. Vale sicuramente la pena investire i 3€ per il biglietto di ingresso al Battistero del Duomo. Vi ritroverete circondati di affreschi meravigliosi ad opera di Giusto de’ Menabuoi. Sfortunatamente al suo interno non è possibile scattare fotografie sicché non ho modo di darvene un assaggio.

13. MUSEO LA SPECOLA E OSSERVATORIO ASTRONOMICO
Un altro simbolo di Padova è sicuramente la Specola. All’interno della Torlonga, la più alta delle due torri del Castello Carrarese, si trova l’antico osservatorio astronomico dell’Università di Padova. Il percorso che portò questa torre di difesa medievale a divenire osservatorio è lungo quasi mille anni e si concluse nel 1777. Quando la torre venne scelta come luogo di osservazione grazie alle sue mura solide e alla sua posizione ideale all’interno della città, venne anche ristrutturata ai fini astronomici: la parte inferiore (a 16 mt d’altezza) venne adibita all’osservazione del meridiano celeste, mentre la parte superiore (a 35 mt d’altezza) venne destinata a osservare la volta celeste con cannocchiali di vario tipo. Dal 1994, oltre che osservatorio, la Specola divenne anche Museo dove si conservano, restaurano ed esibiscono tutti gli strumenti utilizzati dagli astronomi padovani nel corso di questi 250 anni di storia. La Specola può essere visitata solo per mezzo di visita guidata. Per consultare gli orari di apertura e prenotare la visita, vi lascio qui il link del museo. Sfortunatamente, a causa della sua struttura antica, il sito non è accessibile a persone con ridotta capacità motoria. Il Castello Carrarese, e di conseguenza il Museo della Specola, sono leggermente fuori dai principali percorsi del centro. Tuttavia, qualora non riusciste ad organizzarvi per la visita guidata, vi consiglio comunque la breve deviazione per ammirare la prospettiva più suggestiva e conosciuta della Torlonga specchiarsi nelle acque del Bacchiglione. Il punto migliore per ammirare il famoso scorcio è Ponte Paleocapa, sotto il quale il fiume si biforca. Vi suggerisco di inserire la deviazione partendo in prossimità di Prato della Valle oppure del Duomo.

14. CAPPELLA DEGLI SCROVEGNI

Ci tengo a precisare che la Cappella degli Scrovegni è finita in fondo a questa lista non certo sulla base di un criterio di importanza ma esclusivamente per una scelta geografica in quanto, secondo un percorso immaginario tra questi 15 luoghi imperdibili, si trova all’estremità opposta rispetto a Prato della Valle (il nostro punto di partenza). Potremmo anzi tranquillamente affermare che la splendida Cappella affrescata sia l’attrazione principale della città di Padova, sicuramente il bene artistico più prezioso e più conosciuto a livello mondiale. Essa rappresenta infatti il più completo ciclo di affreschi realizzato da Giotto. È impossibile non restare senza fiato ritrovandosi sotto la sua splendida volta celeste, interamente circondati dalla perfezione di questi affreschi. L’accesso alla Cappella è consentito solo a poche persone alla volta quindi è necessaria la prevendita del biglietto e non vengono mai accettate prenotazioni per il giorno stesso. Vi lascio qui il link per poter leggere le diverse modalità di prenotazione possibili.
La Cappella si trova immersa nel verde dei Giardini Giotto, meglio conosciuti come Giardini dell’Arena per la presenza al loro interno di un antico anfiteatro romano risalente al 70 d.C. . I Giardini sono molto grandi e presentano diversi accessi, il più comodo per arrivare alla Cappella degli Scrovegni è quello situato accanto alla bellissima Chiesa degli Eremitani.

15. CHIESA DEGLI EREMITANI

Vi consiglio assolutamente una visita di quest’ultima, dedicata ai Santi Filippo e Giacomo e risalente alla metà del XIII secolo. La Chiesa ha subito un durissimo colpo nel corso del secondo conflitto mondiale quando un bombardamento danneggiò pesantemente la facciata, il soffitto e diverse cappelle. La sua struttura interna è molto particolare: caratterizzata da un’unica navata detta a granaio. Nella cappella della famiglia Cortellieri, situata sul lato desto della navata, sono visibili alcuni resti di un ciclo pittorico realizzato da Giusto de’ Menabuoi attorno al 1370. La cappella maggiore è invece decorata da un ciclo di affreschi di Guariento, dove si nota molto bene l’influenza stilistica di Giotto. Sfortunatamente il bombardamento del 1944 ne ha gravemente danneggiato tutto il lato destro. Infine, a destra della Cappella Maggiore, si trovano altri magnifici affreschi ad opera di Andrea Mantegna e altri artisti, all’interno della Cappella Ovetari. Anch’essi hanno subito grossi danni durante il conflitto mondiale ma dal 2006 sono stati riesporti al pubblico dopo la loro ricostruzione.
Negli ultimi anni, nella piccola e accogliente Piazza Eremitani situata alla destra dell’omonima Chiesa, durante il periodo natalizio viene allestito l’adorabile mercatino di Natale della città.

 

Ogni volta che sono triste per la fine di un bellissimo viaggio o che avrei tantissima voglia di farne uno ma non mi è possibile, mi consolo pensando a quante cose meravigliose io abbia la fortuna di trovare proprio sotto casa. Così prendo la macchina e scappo in centro a riempirmi gli occhi con i colori e gli scorci meravigliosi di Prato della Valle oppure decido di rinfrescarmi la memoria tornando a visitare qualcuna delle meraviglie che vi ho appena descritto. Troppo spesso diamo per scontato o ignoriamo quello che abbiamo già la fortuna di avere, e noi italiani abbiamo davvero tanto!

Sperando di avervi dato qualche spunto interessante e di aver stimolato la vostra curiosità, mi auguro di tornare presto a passeggiare per le strade della mia amata città e di incontrarvi là.

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